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Turchia: Cristina Cattafesta, presidente del Cisda ancora reclusa nel centro di espulsione a Graziantep.

Prosegue l’odissea di Cristina Cattafesta, la presidentessa del Cisda (Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane) prima sottoposta a un controllo da parte della polizia turca nella città di Batman, dove si trovava come Osservatrice internazionale per le elezioni presidenziali e parlamentari. Poi, dopo un procedimento conclusosi con una sentenza di espulsione e il trasferimento nel dipartimento Immigrazione, la procura di Batman ha trasferito la decisione ad Ankara. Archiviata l’accusa di terrorismo, l’attivista milanese è ancora in un centro di espulsione a Graziantep.

Stamattina i familiari della donna e il suo avvocato, Alessandra Ballerini, hanno diramato una nota in cui «esprimono grave preoccupazione per il protrarsi della permanenza» presso quel centro.

La famiglia di Cristina Cattafesta e la loro legale Avv. Alessandra Ballerini, esprimono grave preoccupazione per il protrarsi della permanenza presso il Centro di espulsione di Gaziantep, nel sud est della Turchia.

Cristina era in Turchia, in qualità di Osservatrice Internazionale per le elezioni presidenziali e parlamentari insieme a una delegazione C.I.S.D.A. ed è stata fermata il 24 giugno per un controllo.

Martedì 26 è stata trasferita nel Dipartimento Immigrazione di Gaziantep per essere rimpatriata.

Speriamo tutti che il suo rientro sia imminente, ma sono passati cinque giorni dal suo fermo e nelle ultime 48 ore, ossia da quando è stata trasferita a Gaziantep, nessuno di noi è più riuscito ad avere contatti con lei perché le è stato sequestrato anche il cellulare.

Cristina è una donna di 62 anni che soffre di problemi di salute ed ha la necessità di fare controlli continui e cure adeguate.

Non abbiamo informazioni certe sul suo rientro, né la possibilità di metterci in contatto con lei.
Sappiamo che ieri l’avvocato del Consolato Italiano è andato a trovarla e siamo grati per l’impegno della Farnesina con la quale siamo in costante contatto ma esprimiamo seria preoccupazione per il suo stato di salute e chiediamo all’ Ambasciata Italiana, alle Istituzioni Italiane ed Europee il massimo impegno per riportare Cristina Cattafesta in Italia nel più breve tempo possibile.

La Famiglia di Cristina Cattafesta e l’avv. Alessandra Ballerini