Cinque ordinanze di custodia cautelare e otto perquisizioni domiciliari emesse dal Gip del tribunale di Venezia nell’ambito dell’indagine della polizia contro un nucleo Pkk presente in Italia. Le città interessate sono Venezia, Roma, Modena, Padova, Udine e Pesaro. Gli indagati sono accusati con una motivazione particolarmente contorta: concorso in tentativo di estorsione e lesioni gravi, commesse con l’aggravante della finalità di terrorismo.
Gli arresti di oggi rientrano in un’attività pianificata da parte della Direzione centrale Antiterrorismo nei confronti delle organizzazioni di matrice etnico-indipendentista. L’operazione di Venezia, infatti, segue quella della polizia di Terni lo scorso 21 febbraio quando è stata smantellata una rete di supporto all’organizzazione turco-curda Hezbollah con l’arresto di 9 persone accusate di favorire l’immigrazione clandestina.
Nel febbraio del 2010, inoltre, la Digos di Venezia aveva concluso un’indagine che aveva portato ad una serie di arresti sempre nei confronti di appartenenti al Pkk. Con l’indagine conclusa oggi, invece, gli investigatori sono convinti di aver scoperto il meccanismo di raccolta fondi con cui l’organizzazione si finanziava: basato, secondo l’accusa, anche sulle estorsioni.
fonte: Contropiano
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