Al via i processi contro la lotta dei migranti e il presidio No Borders di Ventimiglia. Nel prossimo mese si chiuderanno, presso il tribunale di Imperia, i processi iniziati nel giugno 2019 per l’occupazione nel 2015 della pineta dei Balzi Rossi, a pochi passi dal confine tra Ventimiglia e Mentone, insieme al processo per i fatti del 30 maggio 2016, quando circa 150 persone migranti cercarono rifugio nei locali della chiesa di San Nicola per sfuggire ad una massiccia operazione di deportazione.
Nell’estate 2015 in questo luogo di frontiera prendeva vita l’esperienza del campo autogestito noto come “presidio permanente no borders”. Il campo era nato a giugno 2015 dalla protesta delle persone migranti di fronte alla chiusura della frontiera da parte dello stato francese, ed al tentativo dell’Italia di ridurre il tutto ad un problema di ordine pubblico. La notte tra il 30 settembre e il primo ottobre Carabinieri e Polizia eseguirono un blitz per sgomberare le persone. Nell’occasione vennero denunciati 31 No Border.
Oggi, giovedì 5 maggio dalle 10.30, la prima udienza del processo per i fatti del 30 maggio 2016. Un’altra udienza è previsa per la fine del mese. Tanti attivisti e attiviste sono ora a processo per il reato di solidarietà, ma “i processi finiscono, la violenza di frontiera continua” scrivono dalla pagina Facebook Presidio Permanente No Borders – Ventimiglia.
Con noi Teresa, imputata al processo “Balzi Rossi”. Ascolta o Scarica
aggiornamento:
E’ stato rinviato e aggiornato al 27 luglio 2022 il primo dei 2 processi imbastiti per la lotta dei migranti e del presidio No Borders di Ventimiglia, quando nell’estate del 2015 diedero vita all’esperienza di questo campo autogestito che dava una risposta dal basso alle richieste dei migranti che si erano trovate sbarrate le frontiere da parte dello stato francese.
L’Italia , riducendo questo ad un problema di ordine pubblico, mandò polizia e carabinieri per sgomberare attivisti e migranti. Nell’occasione vennero denunciati 31 No Borders attualmente a processo.
Intanto i migranti continuano a giungere alla frontiera, e i collettivi proseguono con le attività di solidarietà come ci racconta Dado, del collettivo No Borders di Ventimiglia. Ascolta o scarica