Il comitato cattolico integralista delle Pasque Veronesi, grande organizzatore di messe in latino, esulta: il centro sociale “La chimica” è stato finalmente sgomberato, e la prima importante conseguenza è che le case adiacenti verranno rivalutate, dopo aver subìto il deprezzamento a causa della vicinanza con gli «anarco-bolscevichi». Il comunicato del sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, è meno enfatico ma in linea con la politica law and order inaugurata anni fa dal compagno di partito Giancarlo Gentilini, ex sindaco di Treviso: «E’ stata ripristinata la legalità».Quando alle dieci di ieri mattina è arrivata la polizia, gli attivisti de “La chimica” sono usciti tranquillamente portando con sé gli oggetti di maggiore valore e lasciando che i furgoni della municipalizzata ingoiassero tutto il resto. Poi si sono riuniti davanti alla scuola e hanno dato il via ad un pacifico presidio permanente che, nelle parole del leader Pippo Comencini, potrà durare molti giorni.In un comunicato, gli attivisti hanno fatto sapere che «è solo l’ultimo atto della giunta fascista. Il sindaco Tosi, razzista dichiarato e fautore della pulizia etnica, ha deciso di utilizzare l’unica arma che il suo piccolo cervello conosce, repressione e violenza di stato». Il centro era nato tre anni fa con l’occupazione di una ex scuola materna in piazza Santa Croce. Da allora era diventato un luogo di aggregazione, concerti e dibattiti politici per il movimento, con annessa una libreria e una trattoria.Comencini non esclude una manifestazione sotto i balconi del Municipio. La giunta Tosi vuole trasformare l’edificio in un centro per anziani.
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