Viareggio: Costretta a stare in reggiseno perché l’immagine di Carlo Giuliani sulla maglietta disturba e scatta la protesta
Non ci hanno pensato su due volte i ragazzi del Gruppo Autonomo Viareggio, quando hanno visto una ragazza costretta a rimanere con il reggiseno perché la polizia non gradiva la maglietta di Carlo giuliani che portava addosso, hanno deciso di togliersi tutti le magliette. La polemica per quanto accaduto giovedi 7 maggio al palasport sembra essere bollente. Netta e immediata la posizione di Repubblica Viareggina che ha tra le sue file due candidati del Gruppo Autonomo Viareggio.
Riportiamo qui sotto alcuni comunicati
“Chi ha visto il Burlamacco Pirata alzarsi e muoversi dietro lo striscione arrembaggio in uno sfondo di cartoncini bianco neri si è sicuramente emozionato per una delle più belle coreografie realizzate negli ultimi tempi. Dietro questi momenti spettacolari ci sono giorni di impegno e passione. Purtroppo questa coreografia si è potuta concretizzare solo nel secondo tempo a causa di un ingresso ritardato. Infatti, ieri sera al palasport prima dell’inizio della semifinale, valevole per lo scudetto di Hockey su pista, tra il CGC Viareggio e il Breganze è stata presa dalle forze dell’ordine una decisione molto discutibile. E’ stato impedito ad alcuni ragazzi e ragazze di entrare con la maglietta raffigurante l’effige di Carlo Giuliani. Si tratta di una decisione che giudichiamo antidemocratica e discriminante. In un paese democratico ognuno dovrebbe avere il diritto di portare simboli o immagini purché non offendano nessuno. E come può offendere un ragazzo morto? A chi fa paura ancora il ricordo di Carlo Giuliani dopo 14 anni? Urtava forse alla presenza di alcuni candidati a sindaco che non si sono mai interessati a questo sport fino ad oggi e che sono venuti solo a fare una passerella elettorale? Molti assidui frequentatori del palazzetto portano da anni questa maglietta perché fino ad ieri veniva permesso e ieri improvvisamente no? Il Gruppo Autonomo ha deciso, in solidarietà con le ragazze e i ragazzi a cui veniva intimato di togliersi quella maglietta, di entrare tutti a torso nudo inneggiando a Carlo Giuliani. Solidarietà a questa forma di protesta è stata espressa da Filippo Antonini, candidato a sindaco per Repubblica viareggina e SEL e fedele abbonato del CGC, immediatamente informato da Andrea Rossi e Fabio Gaspari del Gruppo Autonomo nonché candidati al consiglio comunale per Repubblica Viareggina. Purtroppo troppo spesso attorno ai tifosi, agli ultras in particolar modo e ai giovani più in generale, ci sono atteggiamenti di criminalizzazione. Ci auguriamo che simili decisioni arbitrarie, che negano un diritto democratico sul cosa indossare e che rischiano di mettere anche in pericolo l’ordine pubblico, non si ripetano più”.
Repubblica Viareggina per i beni comuni
Interessante anche il commento di Riccardo Antonini su facebook che ha ricordato come fosse il 43° anniversario dell’assassinio di Franco Serantini e di come a quasi 14 anni di distanza dalla morte di Carlo, anzi dall’assassinio, faccia ancora paura.
COME HO GIA’ DETTO ALTROVE: E’ INCONCEPIBILE,UNA COSA DEL GENERE.
oltre a tutte le parole di sdegno e solidarietà, è stato denunciato l’ufficiale di Polizia che ha imposto questa violenza o se ne va ancora in giro tranquillo pronto a terrorizzare i contribuenti che lo pagano per avere sicurezza? Come mai non è stato fatto il nome del responsabile di questa decisione (sicuramente un fascista in divisa)?